• Pubblicata il 31/05/2010
• Autore: Red

In albergo - Livorno Trasgressiva

La mia passione per il vestirmi da donna mi aveva già fatto vivere una prima esperienza di penetrazione ma con un amico. Ma mai avrei immaginato che mi accadesse questo...Poichè per lavoro mi sposto molto frequentemente ho cominciato a portare con me una sorta di kit di travestimento (perizoma, calze)che uso sotto i vestiti per andare a cena e sentirmi nel mio io donna intorno a tanti uomini. Finita la cena, in una di quelle occasioni, sono andato in stanza e lì ,come al solito,il mio divertimento è completare il trucco con babydoll, tacchi a spillo e guardarmi la tv e poi dormire vestito così nella speranza chissà...MA quella sera in uno slancio di eccitazione ho voluto affacciarmi al balconcino dell'hotel dopo aver controllato se nei due balconicni vicini ci fosse stato qualcuno. Visto che le persiane erano abbassate sono uscito e mi sono sporto al balcone poggiandomi a pecorina sullo stesso, fantasticando su chissà cosa potesse accadere. In quell'istante la persiana della stanza a fianco si tiro sù in un secondo, ebbi solo il tempo di fare due passi verso la mia finestra che sembrava lontanissima...Uscì un uomo sulla quarantina a torso nudo che letteralmente spalancò gli occhi alla mia vista. Ero nel panico più totale e pronunciai uno stupido "Mi scusi". Lui con un balzo saltò la piccola ringhiera e mi disse " E' qualche minuto che ti osservo da dietro le persiane...Adesso paghi pegno". Sinceramente non sapevo cosa fare, cosa pensare, mi scoppiava la testa, tutto in un secondo. Ma lui non diede spazio a ripensamenti, fece un altro passo in avanti e mi prese un braccio, io non dissi niente,mi spinse verso il muro facendomi stare con le spalle a lui.Sentii le sue mani che mi cominciarono a perlustrare. Arrivò in prossimità del mio culetto e lo trovò completamente depilato (cosa che amavo fare...).Sentii premere contro di me un pacco non notevole ma durissimo. Mi girò verso di lui e mi disse sottovoce "Datti da fare e non dirò niente". Capii subito mi inginocchiai e gli aprii i pantaloni e davanti trovai un uccello gonfio che non aspettava altro che le mie labbra. Iniziai piano piano a prendere in bocca il suo cazzo mentre lui assecondava i movimenti. Sinceramente la libidine era pazzesca. Ero all'aperto con uno sconosciuto e con la paura di essere vista chissà da quanti. MA la cosa mi faceva un gran piacere. Il pompino non finiva mai. Le mie mutande erano fradice, avevo il cazzo che mi scoppiava.D'imporvviso mi tirò su e, padrone di me, mi fece di nuovo appoggiare al terrazzino dove prima ignaro sognavo di essere a pecorina. Ecco adesso ci stavo e mentre pensavo questo mi slacciò ed aprì il babydoll, mi tolse il perizoma e prese con due mani le mie anche. Mi posizionai proprio a 90° per assecondarlo in tutto e iniziò a strusciare il suo cazzo intorno al mio buco. E a quel punto lo infilò dentro, ero al settimo cielo, in calze e tacchi a spillo, penetrata da uno sconosciuto su di un terrazzino. Iniziò a spingere sempre di più, mi fece anche un pò male a dire il vero, ma ero estasiato. D'un tratto la presa sulle anche si fece più forte, le sue spinte pure, tolse una mano dall'anca e prendendomi e triandomi per dietro i capelli venne direttamente dentro al mio culo. Dall'eccitazione anche io ebbi la mia sborrata, e rimasi ansimante sul balconcino mentre lui rientrava nella sua stanza.

VAI AI VIDEO