• Pubblicata il
  • Autore: Andrea
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L'annuncio - Livorno Trasgressiva

L’ ANNUNCIO

Ho sempre cercato le mie avventure in maniera diversa ed era la prima volta che pubblicavo un annuncio su un sito gay ed ero alquanto scettico, pensando in ogni modo che nessuno avrebbe risposto seriamente, ma, mi sono detto “ci provo”.
Dopo circa 24 ore iniziano ad arrivare le prime e-mail, qualcun’attinente a ciò che cercavo e molte altre con risposte molto telegrafiche e tante da mitomani, in ogni modo per correttezza ho risposto a tutti anche sé ad alcuni negativamente.
Tra tutte quelle che avevo ricevuto una in particolare, aveva attirato la mia attenzione ed era di un attivo, 58 enne, ospitale, dotato “Lui si descriveva con grossa mazza” molto porco nel proporsi era ciò che cercavo, quindi che faccio, mi a lasciato anche un recapito telefonico ?
Ho un po’ di timore a chiamarlo, mi faccio coraggio e gli telefono, mi risponde una persona dalla voce calda, molto tranquilla, acculturata e ciò mi tranquillizza, parliamo un po’ per fare conoscenza, si arriva anche a parlare di ciò che entrambi ci aspettiamo dall’eventuale incontro trovandoci in sintonia benissimo, ci diamo appuntamento per l’indomani alle 16 e ci salutiamo;
Inizio a pensare all’incontro dell’indomani ripassando le parole che ci siamo detti ed inizio ad eccitarmi fino a dovermi segare.
L’indomani apro la posta e vedo che mi ha inviato un e-mail la leggo,mi dà buca dicendo che dobbiamo rinviare alla settimana successiva, a quel punto penso che è proprio vero che questi annunci sono una bufala.
Trascorsi circa quattro giorni squilla il telefono, rispondo è Lui che scusandosi mi chiede sé ho ancora voglia di incontrarci quel pomeriggio, francamente ci speravo che me lo chiedesse, ma non volevo accettare subito, ma la voglia era tanta e il pensiero di poter finalmente vedere e toccare la famosa “mazza” mi fecero dire subito …si.
C’incontrammo al posto stabilito, ci presentammo disse di chiamarsi Enzo, sali sulla mia macchina e chiaccherando pochissimo perché dopo aver percorso circa 300 metri mi disse di fermarmi e seguirlo in un appartamento all’interno di un condominio.
Scesi e lo segui, appena dentro non accenno a niente altro, inizio subito a spogliarsi e con molta autorità (e devo dire che non mi dispiaceva affatto la situazione che si stava creando), mi fece inginocchiare e m’impose di prendere in bocca la “mazza” …….Non chiedevo di meglio era davvero tanta, mai visto nulla del genere (tranne qualche film) era moscio, ma era mostruoso, la voglia di prenderlo e la paura di trovarmi di fronte a tanta cosa e non saper gestire mi frenavano, ma non me lo feci ripetere ancora ed iniziai a leccare dalla punta scendendo fin sotto le palle (anche loro grosse).
Enzo inizio ad indicarmi a gesti e con parole usando modi autoritari e apostrofandomi con parole tipo: ricchione, puttana e rotto in culo ecc., ciò che desiderava che io facessi, ero succube, eccitato, schiavo e nello stesso tempo contento della mia passività.
Mi spinse tutta la “mazza” fino in gola (avendo anche qualche problema a resistere per far entrare quanto più possibile ed evitando di vomitare) ma nello stesso tempo era tutta insalivata e più scorrevole, tante che, inizio una vera scopata in bocca, la mia paura iniziale pian piano stava svanendo, iniziavo ad eccitarmi e godere di tutta la situazione, riuscendo a percepire in anticipo qualsiasi cosa mi sarebbe stato chiesto, che con molto piacere accettavo.
Mi scopo in bocca, facendomi leccare tutta la mazza fino alle palle per circa mezz’ora.
Poi prese un barattolo di crema poggiato sul tavolo e mi chiese, continuando a scoparmi in bocca di iniziare a spalmarmi il buco perché voleva incularmi.
Feci come mi chiese, ma iniziai ad avere di nuovo paura vedendo e constatando ciò che dovevo far entrare, ma non volevo deluderlo né tanto meno farmi scappare tale occasione.
Dopo essermi ben lubrificato continuando a scoparmi in bocca, si fece infilare un preservativo e mi fece mettere a pecorina ed inizio continuando ad apostrofarmi con le solite parole (che a me eccitavano) a penetrarmi pian piano, ma era enorme e non riuscivo a rilassarmi, forse era appena entrata la cappella, ma mi sentivo già spaccato e lacerato (anche sé non sono vergine da tanto tempo), gli chiesi di fermarsi, ma senza rispondermi e continuando a chiamarmi puttana, zoccola e gran ricchione, affondo la mazza ancora più dentro, il dolore era tremendo, Enzo non si fermava ed io stavo impazzendo per il dolore, riuscì a sfilarmi e farlo uscire, lui mi rigiro si tolse il preservativo e mi sborro in faccia, ma mi venne spontaneo ed anche, forse una sorta di scusante, per non averli dato piacere fino in fondo, che gli presi la “mazza” ancora sborrante e me la ficcai in bocca, pulendo tutta la sborra che ancora usciva, Enzo gradì tale mia iniziativa.
Andammo in bagno a lavarci, ci salutammo con un ciao senza darci nessun altro appuntamento e pensai che forse era rimasto deluso…. lo capivo, ma capivo anche me d’altronde non ero riuscito a dargli piacere fino in fondo, ma per me era impossibile trattenere tale e tanto dolore.

Un giorno a fine settembre squilla il telefono, rispondo è Enzo…….;

Questa è un’altra storia che vi racconterò.!!!




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29/07/2010 14:45

sandotto

cercami saro'per te una splendida grossa sorpresa

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