• Pubblicata il
  • Autore: Francesco piro
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La mia dolce Laura 1 - Livorno Trasgressiva

Un’intera settimana di vacanza in montagna. Finalmente ci siamo. Valli, sentieri meravigliosi, ruscelli e tanto buon cibo. Tutto questo ci aspettava dopo un anno di lavoro in città. Sveglia presto al sabato mattina e alle 7.00 io e Laura, mia moglie, siamo gia in viaggio. Lei è bella come sempre, anche con una semplice tuta addosso: 29 anni, 1,70, mora un bel fisico anche se non esagerato e un paio di occhi verdi che fabbricano uno sguardo dolcissimo. Io sono Francesco, 30 anni, suo marito da 2 anni e anche io, sempre senza esagerare , posso essere considerato un bell’uomo.
Dopo circa 4 ore di viaggio si intravedono i sospirati monti, l’aria si fa tersa, ancora un’ora e finalmente potremmo goderci lo splendido panorama che avevamo visto solo in foto al momento della prenotazione dell’albergo via internet.
Il posto è più bello di quello che avevamo immaginato. Le cime ancora innevate di fronte al terrazzino della nostra stanza toglievano il fiato ed incutevano un lieve senso di timore. Doccia, cena di benvenuto e poi a letto stanchi delle tante ore trascorse in macchina.
Bellissime passegiate in mezzo alla natura, spettacoli naturali mozzafiato, cenette fantastiche e tanto buon sesso: la nostra settimana stava trascorrendo meravigliosamente anche se troppo di fretta.
Il giovedì sera, dopo cena, decidiamo di fare un salto in un localino del paese dove era stata organizzata una serata danzante per i turisti. Arredamento tipico di montagna, il locale, non molto grande, era però carino. C’era una bella atmosfera, tranquilla e la musica piacevole trascinava tutti in pista anche se nessuno di noi due era un provetto ballerino.
In mezzo alla pista la testa mi girava un pò anche a causa del vino che a cena avevamo bevuto, per cui decido di prendere una pausa sdraiandomi sul divanetto posto accanto al nostro tavolino. Laura continuava a ballare in mezzo alla pista e guardandola notavo che spesso, almeno a me così sembrava, scambiava occhiate con un’altra ragazza che ad occhi e croce aveva la nostra stessa età ma che appariva più alta e anche più formosa di Laura. La sconosciuta si avvicina a Laura e continuando a ballare la circondava con movimenti sinuosi e a dir poco conturbanti. Le due donne sempre a ritmo di musica, ormai quasi si sfiorano senza distogliere lo sguardo una dall’altra; la cosa mi incuriosisce ma le mie scarse condizioni di lucidità mi impediscono di formulare qualsiasi pensiero: mi limito a guardare Laura che, con il viso leggermente turbato, continuava a ballare “corteggiata” dall’altra ragazza e da un tipo che era sopraggiunto con due bicchieri in mano.
Dopo qualche minuto Laura mi raggiunge sul divanetto seguita dalla donna e da un ragazzo:
“Fra’, lei è Sara e lui e Giorgio” sussurra, “sono di Parma e anche loro sono qui in vacanza” aggiunge ignara del fatto che io avevo già notato la coppia. Presentazioni di rito, quattro chiacchiere e ancora qualche grappino; loro sono molto simpatici e trascorriamo insieme una bella serata.
“ E’ quasi l’una” esclamo allarmato “è tardi, di questo passo addio passeggiata domani” e mi alzo dichiarando in tal modo la mia volontà di tornare in albergo a dormire.
“Perché non concludiamo la serata a casa nostra” replica Sarà; “ dai beviamo ancora qualcosa, altre due chiacchiere e poi tutti a nanna”.
Ma si, pensai, vorrà dire che domani cambiamo programma. Cercai con lo sguardo l’assenso di Laura e dopo 10 minuti eravamo nel salotto dello splendido chalet che Giorgio e Sara avevano preso in affitto appena fuori dal paese.
La padrona di casa mette su un po di buona musica come sottofondo e ci offre da bere. Ero ormai brillo ma devo dire ancora in me. Sara prende Laura per mano e la porta in mezzo al salotto a ballare, quasi a voler continuare quello strano rituale interrotto nel locale. Io e Giorgio seduti sul divano guardavamo divertiti senza parlare.
In realtà la scena più che divertire mi eccitava un po’, vedere Laura abbracciata ad un’altra donna era per me assolutamente una novità. Le mani di Sara diventano sempre più audaci e la cosa più incredibile è la sensazione che Laura stia al gioco. I visi sono sempre più vicini, le labbra ormai si sfiorano anzi no si accarezzano, si coccolano e alla fine si abbracciano in un vero e proprio bacio appassionato. Non credo ai miei occhi: provavo stupore, confusione e tanta eccitazione.
Intanto Sara aveva cominciato a spogliare lentamente Laura che si lasciava svestire inerme (anche a causa dei fumi dell’alcol secondo me). I due corpi, ormai seminudi si stringono forte e le carezze raggiungono ogni parte del loro corpo.
Anche Giorgio, noto, appare in preda allo smarrimento. Immobili lasciamo che le due donne ( nel frattempo ci hanno raggiunto) liberino i nostri membri eretti all’inverosimile. La prima cosa che temo è di fare una brutta figura nei confronti di Giorgio ( si lo so noi maschi abbiamo la fissa del coso grande) invece mi accorgo che pur avendo una bella mazza il mio nuovo amico deve battere in ritirata. Laura si inchina e senza nemmeno guardarmi negli occhi (forse per una sorta di pudore nascosto) inizia a leccarmi come mai aveva fatto. Ricordo quello, come il più bel pompino della mia vita. Anche Sara aveva iniziato a giocare con la lingua sul cazzo del compagno ed in me l’eccitazione era quasi incontrollabile. Infatti dopo pochissimi minuti, con Laura che continuava ad ingoiare la mia verga e la visione di Sara che spompinava Giorgio, non riesco più a trattenermi e raggiungo un poderoso orgasmo. La delusione sul volto di Laura è evidente tanto che anche Sara se ne accorge; con un sorrisetto malizioso, quest’ultima si stacca dal marito viene verso di noi, allontana Laura da me ed inizia con la lingua a pulire il mio cazzo che in brevissimo tempo riacquista un discreto vigore (mai successo prima in verità).
Giorgio, visibilmente stupito ma anche oserei dire contrariato accenna un esclamazione di disappunto: “Sara ma ti sembra …….”. Non termina la frase perchè Laura è già sopra di lui e in men che non si dica si impala sul cazzo dell’uomo con una voracità mai vista. Sono troppo preso dal pompino di Sara per arrabbiarmi o per fare qualsiasi altra cosa e poi in verità la cosa mi eccitava come un matto: la mia dolce Laura che scopava con un altro uomo a mezzo metro da me mi mandava in visibilio; ero quasi spaventato dalla mia reazione. Anche Sara conquista il suo palo solo che lo fa girandosi e infilandoselo nel buchino posteriore. Che splendida inculata anche se - e la cosa questa volta mi diede veramente un po fastidio , nel senso che provocò ime un concreto senso di gelosia, - mia moglie imitò subito la sua amica e si trafisse con il cazzo di Giorgio nel didietro emettendo degli inconfondibili mugolli di piacere. La serata andò avanti così per altre due ore, tra amplessi incrociati e orgasmi vari e solo verso le tre di notte facciamo ritorno in albergo dopo aver salutato i due nostri gentili ospiti.
Nessuno dei due parla più dell’accaduto (era la prima volta che ci succedeva) ne durante la vacanza ne successivamente. Tutto torna alla normalità con l’unica differenza che fare l’amore con Laura era diventato ancora più bello di prima: sentivo Laura più libera senza più quei piccoli pudori che avolte aveva mostrato anche nei miei confronti La mia speranza, in verità, rimaneva quella , anche se a Laura non l’ho mai confessato, di rivederla alle prese con altri uomini….il ricordo di quella sera in montagna era sempre vivo.



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