• Pubblicata il
  • Autore: Nasty
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Voyer per una notte, amante per un giorno - Livorno Trasgressiva

Passeggiavo tra le dune del mare, ove solitamente passo le mie estati, con lo scopo di appartarmi per il piccolo e urgente bisogno dovuto alle troppe birre del classico falò con gli amici. Ad un tratto sento una voce e una risatina. Non capisco subito, ma poi mi volto e trovo due ombre sovrapposte danzare il leggiadro "su-e-giù" dell'amore. Mi hanno vista, "devo scappare" penso "per lo meno allontanarmi". Mi allontano risalendo le dune, ma in realtà mi accorgo che il posto prescelto per svuotare la mia vescica è in realtà un posto privilegiato per godersi lo spettacolo. Non resisto, si sa che la curiosità è femmina...mi fermo dietro al cespuglio in silenzio con il cuore a mille. Ma la situazione è eccitante. Lei sopra, con il volto illuminato dalla luna sferza ottimi colpi di bacino e ansima, è più veloce quando lui le dice "brava troietta", si vede che la eccita. Lui la blocca per i fianchi "fai la brava, mi fai venire subito" e lei gli tappa la bocca, in effetti parla forte, si sente, forse non si vuol far scoprire... invece no, il bacino accellera, come se lo inducesse a venire subito. Si blocca e si alza, glielo prende in bocca.. E' davvero brava e disinibita, mi viene spontaneo il paragone con me. Noto lui che la spinge sul suo membro mentre inarca la schiena e il suo succo inonda le labbra di lei.
Torno al falò, colpita, non pensavo d'essere capace di spiare qualcuno, che me ne fosse importato qualcosa e soprattutto che la cosa mi eccitasse così tanto. Ma una birra di troppo disinbisce anche più del dovuto. Una mia amica mi chiede di accompagnarla tra le dune per il solito bisogno. Ma una volta nascoste mi bacia, non capisco nulla, sono eccitata e non so che fare, non mi era mai successa una cosa simile. Mi viene spontaneo afferrarle le natiche, accarezzarle i seni, ad un tratto mi sento ancora più eccitata. Mi sento guidata in questa nuova esperienza da lei. Mi ritrovo con i suoi seni in bocca, la mia mano sul suo clitoride dove, mano mano, cerco di arrivare anche con le labbra. Lei è umidissima, e i suoi umori hanno un così buon profumo che mi vien voglia di assaggiarli, e il dolce aspro inizia a penetrare nella mia bocca. Sento che in qualche modo sta per venire e la cosa mi piace da matti. Ma poi non si ferma e prende a toccarmi. Devo aver completamente perso la concezione del tempo e dello spazio, perché di lì a poco sento una mano sulla spalla mentre io sono in piedi con la testa di lei tra le mie gambe. Mi volto. E' il mio ragazzo. Devo giustificarmi, ma le parole non escono. Le sue sì. " Andiamo, facciamo i conti a casa". Avevo paura, pensavo all'inizio della fine della nostra lunga relazione. A casa mi dice che ora sono in debito con lui. Se non voglio che finisca devo accontentare ogni suo desiderio per quella notte fino al giorno successivo. Il mio senso di colpa e il viaggio precedente così silenzioso verso casa, mi fa accettare, immediatamente, senza batter ciglio. Mi chiede di danzare per lui in minigonna, mi ordina di essere così sensuale da non farlo resistere.E così ho fatto. Mi chiede di toccarmi davanti a lui, di infilarmi un oggetto dalla forma fallica e di masturbarmici un pò. Vedo il suo membro crescere nei pantaloni, sembra debba esplodere da un momento all'altro. Mi prende le braccia e le lega dietro la schiena con un foulard e sento le sue dita penetrare la mia vagina, intanto con l'altra mano sento penetrarmi anche l'altro buchino. Capisco che non ne risparmierà uno. Capisco anche che non sarà finita lì. Inizia a penetrarmi alla pecorina, poi vuole che sia io a muovermi e che lo faccia da "gran porca come deve essere una vera donna". La cosa mi eccita, lo faccio. Sento il suo calore dentro che vuol esplodere. Poi mi chiede di fermarmi, di leccargli i testicoli, poi il glande, mi comanda per tutta la fellatio e mi blocca un'altra volta prima di venire. "Ora ti fai sfondare anche il tuo prezioso culetto, che troppo poco mi hai dato" La cosa mi eccita e impaurisce, non mi piace tanto, ma mi sta facendo sentire così porca e allo stesso tempo mi sento in colpa che non posso non accontentarlo. Mi chiede di far tutto da me. Devo metterlo io e muovemi fino a farmi inondare. Così a smorza candela. Mi do da fare finché non lo sento pulsare dentro di me e sento il calore dentro che sende tra le gambe. Dopo che è venuto mi bacia sulla guancia e mi dice"sei proprio una puttanella, la mia puttanella"

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